| 1st - SINGLES MATCH: “The Messiah of Madness” Charlie Catiati vs Xomb
Catiati arriva per primo sul ring, con un vestito di velluto rosso (che toglierà prima che arrivi l’avversario) e dopo essersi fatto passare un microfono comincia a sparare un pippone sulla Last Revolution che fa poco presa sul pubblico poco anglofono di Caserta. Xomb viene salutato da una buona accoglienza del pubblico di casa. Catiati cerca di portarsi in vantaggio con manovre da cheater ma Xomb assume ben presto il comando della gara, evitando di cadere negli inganni dell’avversario e prendendosi cospicui vantaggi da fasi fuori dal ring, combattute quasi a ridosso della folla. La fase centrale del match è ad appannaggio del wrestler di Manchester che dimostra di avere, tutto sommato, una buona tenuta, ma il suo break si interrompe con il comeback di Xomb che arriva vicino alla vittoria, ma il suo pin potenzialmente vincente viene interrotto da un run-in di Alpha Jack. L’intervento costa la squalifica di Catiati, che però si unisce a Jack in un furioso attacco su Xomb, ed ai due si unisce anche Hirohito Sagayami, fino a quando Xomb non viene salvato dall’intervento di Morgan DeSade che costringe alla fuga i 3 della Last Revolution
XOMB def. CHARLIE CATIATI via DISQUALIFICATION (Outside Interference) in 8’55”
2nd - SINGLES MATCH: “Astonishing” Max Cougar vs “Waspman” Andy Symark
Partecipazione smart del pubblico alla contesa: Symark entra per primo e prova a catturare i favori del pubblico con un comportamento da face, ma il Palamaggiò esplode ancor di più durante l’ingresso di Cougar, che entra fumando un enorme Cohiba. Symark cerca di sfruttare la stazza e la potenza atletica all’inizio della gara ma l’esperienza di Cougar impedisce al giovane avversario di prendere il largo. La contesa si dimostra sorprendentemente equilibrata, con Symark autore di buoni spunti e Cougar che prova a gestirla, rallentando il ritmo, con numerose Headlock. Il finale arriva un po’ improvvisato, con l’Another One Bites the Dust piazzata un po’ a sorpresa.
“ASTONISHING” MAX COUGAR def. “WASPMAN” ANDY SYMARK via PIN (Another One Bites the Dust) in 8’28”
3rd – STREET FIGHT MATCH: Mad Dog vs Rex McZax
I due si presentano con un attire da vero street-fight. Blue Jeans e t-shirt scura per Mad Dog, jeans neri e polo azzurrina per Rex McZax. La rissa parte durante l’entrata di Rex, con Mad Dog che scende dal ring, raggiunge l’avversario sulla rampa ed i due iniziano subito a darsele di santa ragione. Il match è molto fisico ed eccezionalmente brutale, sebbene la prima “arma” si veda solo dopo oltre 7 minuti di match: è Rex ad attaccare per primo con una sedia metallica, ma dopo un po’ Mad Dog riesce ad impossessarsi dell’arma e contrattaccare, infortunando Rex ad una gamba. Appare presto chiaro che la botta sembra impedire a Rex di proseguire la contesa ma Mad Dog continua ad attaccarlo, quindi si sbarazza della sedia e lo blocca al centro del ring in una Sharpshooter. La presa è protratta incredibilmente a lungo, per quasi due minuti, al termine dei quali l’arbitro decreta la sospensione per KO tecnico, avendo Rex McZax perso i sensi. Mad Dog viene applaudito al termine del match ma anche la British Legend, che abbandona il ring in barella, viene salutato da una standing-ovation del pubblico casertano.
MAD DOG def. REX McZAX via TECHNICAL K.O. (Unconsciouness) in 12’33”
Main Event – EXTREME RULES TAG TEAM MATCH: Dylan McZax & Justin Van Drake vs “Hardkore Hellmaster” Ricky Fujinami & Rob Remington
Prima del match c’è un promo di JVD che annuncia la sua presenza a Wrestlempire (vedi post sopra). Sia Dylan e JVD che Remington e Fujinami entrano da veri tag-team. Nonostante la stipulazione della contesa, le prime fasi del match sono incredibilmente tecniche, con Dylan e JVD che fanno sfoggio di tutto il loro repertorio, soprattutto in termini di contromosse, ma la Last Revolution tiene botta, in special modo con Fujinami. La cagnara comincia ad avvenire quando subentra in maniera preponderante Remington, che dapprima si sposta più sul brawl poi comincia ad introdurre sul ring, tavoli e sedie. Dylan e JVD sembrano poter comunque avere la meglio, ma la vena dei due hardkorist si fa più tangibile. Il match, per quanto caotico, diventa ben presto un concentrato di incredibili spots: sediate, colpi tremendamente duri, voli dall’interno all’esterno del ring, sui tavoli, sul concrete o addirittura sulle transenne. Le fasi finali vedono diverse false finisher, un ref-bump al quale segue un run-in di Catiati, un comeback dei due faces, fino ad arrivare all’imprevedibile, un blackout dell’arena… che chiude in maniera assurda l’house-show (è l’altoparlante a decretare l’esito di No Conteste per cause tecniche).
DYLAN McZAX & JUSTIN VAN DRAKE vs. ROB REMINGTON & RICKY FUJINAMI ended in a NO CONTEST (Technical Causes-Blackout) in 14’08”
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